- 1 Come funzionano i barbecue ventilati
- 2 Marche migliori e consigli di accensione
- 3 Combustibili più indicati e suggerimenti
- 4 Come pulire i barbecue ventilati
- 5 Prezzi medi
I barbecue ventilati più usati sono apparecchi portatili che funzionano a batteria. Hanno una ventola che emana aria regolabile in base alle esigenze di cottura. L’alimentazione migliore dei barbecue ventilati è a carbone e l’aria emanata dalla ventola è essenziale per una giusta rosolatura dei cibi.
Come funzionano i barbecue ventilati
Il funzionamento dei barbecue ventilati è abbastanza semplice perché basta accendere la brace, posizionare il cestello dove mettere i cibi sul carbone e regolare la ventola sulla temperatura desiderata. Il calore va direttamente sulla griglia per cuocere e il fumo prodotto è molto poco, persino nella fase di accensione.
I barbecue ventilati grazie alla ventola fanno meno fumo degli altri tuttavia se il grasso cola sulla brace è inevitabile che un po’ di fumo si formi.
Per accendere i barbecue ventilati basta mettere un po’ di carta o di materiale infiammabile sulla carbonella e dargli fuoco. Una volta che si è formata la brace è sufficiente porre la roba da cuocere regolando opportunamente la ventola. È importante una corretta gestione della temperatura per cuocere con precisione le pietanze.
Questi piccoli grill a carbone si regolano con la ventola alimentata a batteria che spinge aria sul braciere. Il carbone prende fuoco e genera calore che va nella ciotola metallica e irradia la griglia dove c’è il cibo. Nonostante la compattezza e la portabilità, questi apparecchi vanno sempre usati all’aperto e mai in ambienti chiusi.
Marche migliori e consigli di accensione
I grill ventilati sono sul mercato da tanti anni e alcuni modelli sono più affidabili di altri. Prima di acquistarne uno è preferibile orientarsi verso le marche più conosciute anche per trovare in seguito eventuali accessori o dover ricorrere all’assistenza per il danneggiamento di alcune parti.
È importante essere certi di trovare pezzi di ricambio e dunque cercare tra brand affidabili quali Lotus, Activia, Florabest, Weber.
I modelli più sofisticati hanno numerosi accessori in dotazione come la cappa. Sono costruiti in maniera che il grasso non coli sulla carbonella e il barbecue non si surriscaldi. Hanno una griglia in acciaio inossidabile che si può trasportare con delle maniglie e la ricarica di carbonella è molto semplice anche durante la cottura. I barbecue ventilati di solito sono di forma circolare con dimensioni medie di 30-40 cm, quindi occupano poco spazio e si possono mettere su qualsiasi tavolo.
Il combustibile più usato è il carbone e per accenderlo si può utilizzare il bioetanolo in gel. E’ meglio evitare i gel per le stufe perché emanano un forte odore che potrebbe contaminare i cibi. Ottimi anche i cubetti a base di segatura pressata che vanno rotti in più pezzi per far prendere loro una fiamma imponente e dunque inserire il cestello del carbone.
Combustibili più indicati e suggerimenti
In alternativa al carbone si possono usare le bricchette che sono più pulite rispetto alla carbonella e durano di più. Le bricchette però fanno meno caldo del carbone e non sono adatte alle temperature elevate. La carbonella che si trova in circolazione anche nei supermercati è formata da pezzi grandi e piccoli e bisogna spezzare i più voluminosi perché entrino nel cestello che è abbastanza piccolo.
I barbecue ventilati, avendo una griglia abbastanza ridotta e un cestello del carbone centrale, hanno il difetto di non cuocere in maniera omogenea perché al centro il calore è molto alto e ai bordi è basso.
Per ottenere una buona cottura è consigliabile usare un coperchio o una cappa, accessori in dotazione con molti modelli più costosi. Il barbecue coperto cuocerà in maniera più omogenea. Cucinare pesce, verdure o carne è semplice, basta tenere a mente che ai lati del disco centrale della griglia sale il fumo di combustione. È opportuno fare attenzione a non posizionare cibi fuori dalla griglia perché si potrebbero bruciare, inoltre è bene girare spesso la roba che cuoce perché il calore generato è molto alto soprattutto al centro e se si usa una cappa.
La ventola serve a buttare aria sulle braci per mantenerle costantemente calde ed è meglio regolarla inizialmente al minimo e aumentare la velocità mano a mano che si consuma la carbonella. All’inizio bisogna limitare il calore perché è molto alto e verso la fine della cottura, quando la carbonella è quasi consumata, il calore di conseguenza diminuisce per cui è bene dare aria per aumentarlo.
Come pulire i barbecue ventilati
Alcuni barbecue ventilati prevedono la possibilità di mettere nella ciotola metallica un po’ d’acqua per impedire al grasso che cola di prendere fuoco. Se la ciotola non ha questa caratteristica basta disporre un po’ di sale per assorbire il grasso e non farlo incendiare. Dal momento che i barbecue ventilati vanno usati all’aperto esiste la possibilità che il clima sia ventoso.
Per rimediare al vento che toglie calore alla griglia si possono mettere delle protezioni ai bordi che impediscano al caldo di disperdersi.
Pulire i grill ventilati è molto semplice. Innanzitutto devono essere smontati quando sono freddi. Togliere il braciere e la griglia ed eliminare il grasso fuso dalla ciotola metallica. La ciotola va riempita di acqua e detersivo per i piatti lasciandolo agire per qualche tempo fintanto che tutto il grasso incrostato non si sciolga.
La griglia si pulisce con una paglietta metallica e il coperchio con una spugna comune. È meglio non lavare il braciere perché potrebbe col tempo arrugginirsi: passarci sopra della carta per togliere eventuali tracce di bruciato.
Prezzi medi
Le tipologie di barbecue ventilati in commercio sono veramente tante con prezzi molto variabili. Si parte da quelli adatti a picnic o campeggi che costano meno di 20 euro. Sono in acciaio inox e pesano meno di un chilo, ideali per essere trasportati. Vi si possono cuocere abbastanza cibi perché hanno dimensioni di 20 cm di diametro.
Gli articoli di fascia media hanno un prezzo intorno ai 600 euro e sono griglie per barbecue accessoriate con certificazione di sicurezza. Hanno il braciere in pietra e sono abbastanza pesanti, intorno ai 15 kg. Sono quasi sempre dotati di coperchio e si montano in pochi minuti. Sono ottimi per il campeggio e le giornate all’aria aperta, meno indicati come barbecue da tavolo perché abbastanza pesanti e voluminosi. Il prezzo medio dei barbecue da tavolo varia da 50 a 200 euro.
